Tralalero Tralala, sometimes spelled Tralalelo Tralala, is one of the first and one of the most popular Italian Brainrot characters. It has the appearance of a blue shark with elongated side fins creating legs. It also has a third leg on the back of its body. On its three feet, it wears blue Nike shoes. It appears in a beach setting, with sea waves and seagulls in the background. The original video with Tralalero Tralala also includes a repeated explosion effect.
The origins of Tralalero Tralala can be traced back to traditional Italian folk songs from the northern regions of Italy. The repetitive 'Tralalero Tralala' phrase is a common refrain in many folk songs, particularly in the Ligurian tradition of polyphonic singing. The creation of Tralalero Tralala is credited to @eZburger401, a previously banned TikTok user who published the sound featuring its distinctive lyrics. The audio gained popularity as many TikTok users shared it. On January 8th, user @elchino1246 published a video using the audio, featuring a visual of a shark mixed with a pigeon. On January 13th, @amoamimandy.1a created what would become the most iconic version by pairing the audio with an AI-generated shark wearing Nike shoes. Although now deleted, this video became the definitive representation of Tralalero Tralala, accumulating over 7 million views.
Tralalero Tralala, porco Dio e porco allah. Ero con il mio fottuto figlio Merdardo a giocare a Fortnite, quando a un punto arriva mia nonna, Ornella lecca cappella; A avvisarci che quello stronzo di Burger ci aveva invitato a cena per mangiare un purè di cazzi. E io gli ho risposto "ma col cazzo che ci vado bastarda di una nonna puttana, ogni volta che mi invita succede un fottuto bordello madonna basatarda" Non avessi mai rifiutato. Quello coglionè di Burger era appostato, zitto zitto dietro la finestra e appena ha sentito ce ho rifiutato l'offerta, aprì il suo culone sparando uno stronzo di 70 chili che sfondò la finestra e smerdò tutta la casa, di letame allora io talmente. Che mi ero incazzato forte mi esplose il cazzo e gli finì il pene in bocca e tutta la sborra si dispanse per tutta casa tingendola di bianco. Allora burger si abbassò le mutande e mi fece vedere il cazzo e poi glielo mise in bocca a mio figlio Merdardo, porcaccio dio! la mi incazzai e per risolvere chiamai un mio caro amico Arturo-Cazzo-Duro che gli fece vedere il suo cazzo duro, che gli fece vedere il suo cazzo duro che era moooolto più duro di quello di Burger. Era a tutti gli effetti una terza gamba. Burger si mise paura e si mise a piangere scappando come un disabile. Mo! Io non ho più il cazzo però, almeno Burger non ha avuto la meglio questa volta Chiamerò più spesso Arturo Cazzo Duro.